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Il ripasso

Quando ripassare?

Memorizzare e ripetere non è sufficiente se vuoi ricordare quello che studi. Diventa essenziale rivedere e ripassare quanto studiato per non dimenticare.
Ci sono molte opzioni e metodi di revisione. Si possono provare e combinare e esperimentare quello che meglio funziona.
In generale i metodi di revisione più attivi sono più efficaci nelle fasi iniziali e intermedie. Mentre quelli più passivi vanno bene per la fase finale.
È importante comprendere e dare un senso a ciò che si studia. Quando le informazione si capiscono si guadagna tempo e lo studente ha più fiducia in se stesso.
È importante pianificare lo studio per evitare di perderti e sapere sempre cosa e quando rivedere. La pianificazione, sia dello studio sia delle revisioni, consentirà di tenere traccia del processo e di liberarsi dal peso di dover ricordare di studiare o ripassare.
Se il ripasso viene organizzato dal primo giorno, dopo si dovrà soltanto consultare.

Lo spazio che si deve lasciare tra le revisioni dipenderà dal tempo a disposizione ma l’ideale sarebbe che il tempo tra le sessioni di revisioni sia del 10-20% per le prime due fasi che verranno ora indicate.

Ad esempio, se si ha una verifica in una settimana, si deve ripassare ogni 12 ore. Se è tra due mesi, si ripassa ogni sei giorni, se è tra un anno, si ripassa ogni mese.

Vediamo come organizzare un processo con diverse fasi per il ripasso:

Fase 1: revisioni iniziali

Prova a rivedere subito dopo aver memorizzato un argomento e molto attivamente. Al massimo, distanzialo un giorno da quando l’hai studiato, ricorda che dimentichiamo il 50% in 1 giorno!

Il processo sarebbe: studiare, rivedere, controllare e correggere.

Se rimani bloccato nei ripassi iniziali, non preoccuparti, non hai ancora imparato completamente l’argomento. Ma questo è lo scopo della prossima fase di revisione.

Queste revisioni iniziali servono ad ancorare le informazioni al cervello in modo che non le scarti. Nella fase successiva ci occuperemo di rafforzare la memoria.

L’ideale è studiare le informazioni memorizzate due volte lo stesso giorno. Se non puoi, prova a farlo almeno 1 volta.

Man mano che migliori come studente, rivedendo e lavorando sulle informazioni, vedrai che hai bisogno di meno revisioni giornaliere rispetto all’inizio.

Approfitta del fatto che sei all’inizio (e hai più tempo) per provare alcune tecniche. In questa fase è molto efficace utilizzare la lettura-revisione con una certa frequenza. Puoi anche usarlo per creare le tue carte o provare a riprodurre i temi tramite schemi o mappe. Inoltre, si può provare anche la tecnica della ripetizione.

Fase 2: revisioni intermedie

Questa fase è quella che occuperà più spazio. Nella fasi iniziare basta ancorare l’informazione e in quella finale basta aggiornarla, ma in questa fase intermedia si deve fare molta enfasi e si deve rafforzare la memoria in modo che il cervello consideri tale informazione necessaria e la trasmetta a la memoria a lungo termine.

L’obiettivo dunque di questa fase è quello di consolidare i contenuti in modo da poter riprodurre perfettamente ogni argomento.

Se ci sono degli errori nel riprodurre i contenuti, si devono correggere e contrassegnare per darli particolare importanza nelle revisioni successive.

Se si fanno gli stessi errori più volte, si può considerare di tornare indietro alla fase del riassunto e della comprensione prima di andare avanti.

In questa fase tornano utili le ripetizioni (senza guardare, si è già guardato nelle prima fase) e le simulazioni di esami o prove.

Fase 3: revisioni finali

Questi dovrebbero essere i più semplici e vanno fatti quando mancano due o tre giorni all’esame (se hai iniziato a studiare con tempo). O il giorno prima se non studi da tanto tempo.

L’obiettivo è controllare che non ci siano errori, aggiornare ciò che già sai e finalizzare con quei concetti che ancora costano un po’,

La cosa più normale, se hai superato le due fasi precedenti, è verificare di ricordare la stragrande maggioranza delle informazioni.

Assicurati che gli errori nei ripassi e dei dubbi precedenti siano già stati risolti. In caso contrario, all’ultimo minuto possono sorgere problemi di fiducia.

In questa fase dovresti concentrarti solo sul metodo di lettura-studio. Ma c’è anche la possibilità di utilizzare le flashcard.

In questa ultima fase, non vale la pena scrivere, diventa più utile il metodo di lettura, ma anche è possibile utilizzare flashcard o ripetere il tutto.

Sistema di trascinamento o ‘a giri’?

Con il sistema di trascinamento, gli argomenti si accumulano mano a mano che si avanza nello studio. In questo modo, gli argomenti visti la settimana prima vengono rivisti insieme allo studio degli argomenti della settimana in corso.

Invece in un sistema ‘a giri’, le revisioni vengono eseguite alla fine di ogni blocco di argomenti.

Micro-ripasso

Se vuoi assicurarti di non dimenticare ancora nulla, puoi usare i micro-ripassi ovvero, l’utilizzo dei tempi ‘vuoti’ per fare qualcosa di produttivo (quando siamo sui un treno, un pulman, in una sala di attesa, in fila…

In quei momenti si può ripetere o esporre mentalmente il tema o alcuni parti o perfino ascoltare la propria registrazione in caso si sia registrata.

In certi momenti si possono utilizzare anche le flashcards per ripassare i concetti più difficile.

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